Il croato ha faticato sulla fascia sinistra. Al suo posto ha poi esordito il norvegese, che lavorerà durante la sosta con Vanoli al Fila
C’è chi si è preparato in vista della nuova stagione acquisendo nuove energie sulle alture della Val Rendena, a Pinzolo, e chi per forza di cose deve rincorrere mettendo al più presto il turbo. E’ un Toro che va veloce quello di Paolo Vanoli, sia in campo che in classifica. La sosta imminente, in teoria, servirebbe ai giocatori ritardatari di condizione a colmare il gap, ma con i numerosi granata che si congiungeranno con le proprie nazionali il tutto chiaramente si complica. Discorso che non riguarda uno dei due ultimi arrivati sugli esterni Marcus Pedersen, escluso dalle ultime convocazioni della Norvegia, ma sì Borna Sosa con la Croazia. Entrambi erano in campo, nella vittoria firmata Coco in quel di Venezia.
L’effetto Sosa è durato troppo poco
L’annuncio dell’approdo a Torino di Borsa Sosa era apparso sui profili ufficiali del club granata giusto qualche ora prima di Milan-Torino. “Finalmente!”, avrà affermato più di qualche tifoso torinista con annesso sospiro di sollievo. Finalmente la falla dell’esterno di piede mancino era solo più ricordo e Vanoli poteva dunque contare su una batteria d’esterni di tutto rispetto. Il mercato poi, come spesso accade, si è messo nuovamente di mezzo e su Sosa non campeggiava più l’aurea del salvatore, ma di un soluzione che nascondeva, qualche metro più a destra, una voragine ben più grande.
La risposta immediata a nome Pedersen
L’addio inaspettato di Bellanova in direzione Bergamo ha così condotto, in quattro e quattr’otto, Pedersen a indossare i panni del sostituto. L’accoglienza non è stata delle migliori, tra la delusione per i saluti del nazionale azzurro e il recente trascorso poco felice del norvegese nel campionato italiano. Di certo non la risposta entusiasmante che poteva controbilanciare alla contestazione promessa dal popolo granata verso la presidenza Cairo, in vista delle battute precedenti al match con l’Atalanta. Pedersen, decisamente spesato rispetto a ciò che gli accadeva attorno, contro l’undici di Gasperini è rimasto a guardare, mentre Vanoli ha concesso a Sosa una breve sgambata.
Venezia: Sosa e Pedersen ancora fuori dal contesto di gioco
Venerdì si è consumato invece il battesimo ufficiale, con Lazaro spostato a destra per l’occasione. Sotto i riflettori del Penzo, Sosa non è apparso nelle migliori condizioni. Il ritardo rispetto ai compagni è ancora evidente e si riflette in una corsa non fluida e in un apporto insufficiente in fase offensiva. Anche se si è rivelato provvidenziale al 12′ della ripresa nel salvataggio su Oristanio. Cinque minuti più tardi è stato poi sostituito con Pedersen. Pretenzioso aspettarsi qualcosa in più del minimo sindacale. Partita da 6: niente più niente di meno, in un esordio macchiato forse solo dall’ammonizione nel finale. Serve tempo per il norvegese che in questi giorni avrà modo di partecipare alla masterclass ristretta del prof. Vanoli.
giudizio impossibile per giocatori che sono arrivati da due giorni…. nonostante questo prendendo le cose positive : ho visto borna molto tecnico , quando ha messo palla dentro l’ha fatto con grande qualità , se è una questione solo fisica per ora ho buone sensazione vedremo….. per pedersen l’ho visto… Leggi il resto »
Redazione potete pubblicare una lista dei convocati per le nazionali, per sapere quanti giocatori avrà a disposizione mister Vanoli?
Buongiorno caristoro. Si, sarebbe notizia interessante
È troppo presto per giudicare….
In ogni caso siamo sempre lì
….se si dimostrano forti..li vende…quindi che cambia per noi?
Moriremo tutti… quindi che cambia per noi?